Sapori e segreti
- sabrinalotauro

- 18 feb 2023
- Tempo di lettura: 2 min
Aggiornamento: 13 set 2024
Non era semplice erba, era sapienza.
Era la voce della nonna che mi insegnava come si raccoglieva.
Era il consiglio di una cucina semplice ma dai sapori ricchi.
Era ciò che il tempo ha trasformato in ricordo, mancanza, nostalgia.

“Quelli che tu chiami fiori, sono tutti fiori, e chi può darti torto piccina mia!
Certamente, sono tutti fiori bianchi, ma sono erbe diverse, dal portamento diverso e dal sapore diverso. Non tutte sono commestibili e non tutte sono dolci e profumate. Sono cose diverse, ma ai tuoi occhi ingenui sembrano uguali.
Concentrati, osserva bene, non devi confondere un’infiorescenza con un fiore. Devi avere un occhio acuto e un cuore grande per capire che dentro quello che tu chiami fiore c’è una vita più complessa perché in quello stelo che tieni tra le mani ci sono micro equilibri delicati che convivono insieme ma tu ci hai visto solo un semplice fiore.
Se impari ad avvicinarti alle cose, con riverente curiosità, capirai che ciò che vede un occhio superficiale non corrisponde alla realtà.
Ogni cosa che ti circonda, mostra un’immagine di sè che esige armonia nella sua figura e crea una forma, ma se provi a guardare bene, ad osservare più da vicino, troverai tante parti che messe insieme formeranno quell’intero che tu stai ammirando.
E non fermarti mai alle apparenze.
Non siamo forse anche noi come i fiori? È molto più semplice apparire fiore per semplificare la realtà, per renderla più comprensibile, più fluida a chi ci guarda. O forse semplicemente per sorprendere ed essere più ammirati.
Sta’ attenta a cogliere l’erba giusta, la forma giusta. Cercala, osservala, sii curiosamente riverente verso quelle curve e quelle venature precise se vuoi che tutto sia chiaro intorno a te. Solo allora potrai scegliere quello che cercavi e solo allora potrai cogliere quello che volevi”




