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Resilienza

  • Immagine del redattore: sabrinalotauro
    sabrinalotauro
  • 21 set 2024
  • Tempo di lettura: 1 min

Aggiornamento: 22 mar

Fico d'india (Opuntia ficus-indica)
Fico d'india (Opuntia ficus-indica)

Contro il sole, invisibili lame lucenti, delicate e fragili ma pungenti, proteggono il frutto,  il centro intimo di un essere straordinario.


Stanno lì, immobili, come coraggiosi picchetti pronti a scontrarsi a difesa di un universo in perfetto equilibrio, a dispetto di un ambiente di vita inospitale.


Mi sembra lo specchio di vita di un uomo o di una donna, capace di scontrarsi dignitosamente con una difficoltà, di fronteggiarla, di plasmarla per potersi adagiare ad essa in modo perfettamente complementare mantenendo un’originario rigore esistenziale sia pure modellato dai cambiamenti, dalle svolte e dalle delusioni.


Somiglia un po' a chi nasconde i suoi tratti sensibili, lasciando che implodano in un luogo sicuro della coscienza che non può cedere e che non si può concedere a chiunque ma raggiungibile solo da un'animo affine e sorprendentemente somigliante.


È straordinario il modo in cui ciascuno cerchi la propria protezione e si adatti ai luoghi, alle circostanze, al fastidio, persino al dolore, con una risposta cosciente, attiva, che porta alla ricostruzione e alla crescita.

Crescere nell’assunzione di un nuovo ruolo, nelle relazioni affettive, in un ambiente di lavoro, nei più svariati e sfavorevoli cambiamenti della vita che possono diventare opportunità.

Giorno dopo giorno, vivere è resistere, e resistere attivamente è crescere, così come ha fatto la flora più succulenta nel corso della filogenesi, abituandosi a un ambiente ostile e arido, e che, nella lotta per la sopravvivenza, ha rinunciato a foglie leggere e sinuose sviluppando foglie carnose ricoperte di spine pungenti.

Un involucro che conserva il segreto per respirare e per nutrirsi.

Ha trovato nel suo portamento imperturbabile la sua resilienza.

 
 
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